Matteo Renzi è il secondo candidato
al congresso del PD che si svolgera l'8 dicembre 2013. Cerchiamo di
capire chi è anche quest'altro personaggio politico. Dopo “l'uomo
di sinistra”, Pippo Civati, analizziamo chi è “Il Rottamatore”
della sinistra.
Matteo Renzi è nato a Firenze l'11
Giugno 1975, nel 1999 si laurea in Giurisprudenza presso l'università
degli studi di Firenze con una tesi in Storia del Diritto dal titolo
Amministrazione e cultura politica: Giorgio la Pira, Sindaco del
Comune di Firenze 1951-1956. Matteo ha anche una formazione da
scout del quale va molto fiero.
Comincia la sua attività politica
durante gli anni del liceo. Nel 1996 contribuisce alla nascita in
Toscana dei Comitati Prodi e si iscrive al Pertito Popolare Italiano,
di cui diventa, nel 1999, segretario provinciale. Tra il 2004 il 2009
diventa presidente della Provincia di Firenze. Si presenta alle
elezioni come candidato di centro-sinistra e vince con un consenso
del 58.8%. Durante il suo mandato, Matteo Renzi, sostiene di aver
diminuito le tasse provinciali, diminuito il numero del personale e
dimezzato i dirigenti dell' ente fiorentino. Tuttavia nel 2012 la
Corte dei Conti ha aperto un'indagine sulle spese di rappresentanza
effettuate dalla Provincia durante il mandato di Renzi, che
ammontano, come rivelato nel settembre 2012 dal Fatto Quotidiano, a
600.000 euro. Una visita negli Stati Uniti nei giorni in cui Obama fu
eletto presidente, per dire, sarebbe costata 70mila euro.
l 29 settembre 2008 si partecipa alle
elezioni del PD per la candidatura a sindaco di Firenze, vincendo a
sorpresa con il 40,52% dei voti, il 15 febbraio 2009. Alle successive
elezioni amministrative del 9 Giugno 2009, vince con un 59.96% dei
voti al ballottaggio. Matteo Renzi diventa sindaco di Firenze e
comincia la sua carriera da “Rottamatore”.
Appena insediatosi a Palazzo Vecchio
il giovane Renzi comincia subito a far parlare di se, organizza le
prime riunioni dei rottamatori del PD, quelli che vogliono scalzare
la vecchia politica e sostituirla con idee e volti nuovi, quelli che
vogliono una politica trasparente e che sia più vicina ai cittadini.
Come detto nell'articolo precedente, i primi passi di Renzi in questo
percorso furono affincati da quelli di Pippo Civati, nella edizione
di “Prossima Fermata: Italia”, svoltasi tra il 5 e il 7 novembre
2010 presso la stazione Leopolda a Firenze.
Le vite dei due giovani
Rottamatori si allontanano; Renzi mantiene la sua strada di scontro
in campo aperto verso il PD. Organizza, sempre alla stazione Leopolda
l'evento, Big Bang. Una tre giorni di dibattiti con i cittadini che
vuole dar voce a tutte le proposte nuove per la città di Firenze.
Senza dubbio un grande successo per il giovane sindaco di Firenze, in
tre anni l'evento “Leopolda” è diventato un appuntamento
politico molto importante. L'ultima Leopolda è stata molto sentita a
livello nazionale. Di paticolare rilevanza l'idea di cento tavoli,
dove si sarebbe discusso di vari argomenti politici con la gente
comune, idee riferite ai vertici; un esempio di politica diretta con
i cittadini molto interessante e concreta. L'Huffington Post Italia
ha però pubblicato un articolo particolare. In questo articolo parla
un partecipante alla Leopolda 2013, preferendo restare anonimo
denuncia il fatto che i cento tavoli delle discussioni/confronto con
i cittadini è stata una facciata. I tavoli servivano solo per fare
un finto confronto di non più di un'ora, un'ora e mezza, (tempo del
tutto insufficente per trovare idee concrete) per poi lasciare che le
decisioni venissero prese dai soliti noti al vertice in solitaria.
Tutti questi anni di lavoro hanno
fatto si che Matteo Renzi diventasse il politico più amato dagli
italiani nel 2010, risultato di vari sondaggi (dicono). Senza dubbio
Renzi ha il carisma che è sempre mancato a un politico di sinistra:
riesce a parlare alla gente in modo semplice e quando fa una promessa
elettorale di solito la mantiene, come l'abbassamento di un punto
Irpef nel comune di Firenze e l'espansione zero della metratura della
città, cose che molti politici promettono senza mantenere. Nella
città di Firenze tutti lo amano (dicono). Tuttavia alcuni fiorentini
Doc come, Piero Pelù, si sono chiaramente espressi in maniera poco
lusinghiera nei confronti del sindaco rottamatore, accusandolo di
essere troppo occupato a curare la sua immagie e a cercare la scalata
alla poltrona di segretario del PD, invece di occuparsi della città
che poi cosi perfetta come dice Renzi poi non è.
Alle accuse che gli vengono lanciate
Matteo risponde con i fatti: Firenze da quando è primo cittadino ha
abbassato i costi del lavoro, è sempre tra le migliori città
d'Italia come offerta turistica, eil centro della città si vive
molto meglio grazie alla campagna contro l'ingresso delle auto nel
centro storico. Tspesso guardando in televisione un intervista a
cittadino di Firenze, non si sentono altro che lodi verso il proprio
sindaco.
Matteo ha già partecipato alle scorse
primarie di partito svoltesi nel 2012. Allora perse contro Bersani;
prima della sconfitta aveva dichiarato che non sarebbe poi andato a
coprire un'altra sedia in parlamento, ma che sarebbe tornato a fare
il sindaco di Firenze, Nobile gesto guardando cos'hanno fatto
colleghi come Bruno Tabacci e altri. Effettivamene la parola data è
stata mantenuta ma come detto precedentemente c'è chi accusa Matteo
di non aver mai smesso di fare campagna elettorare e di occuparsi
poco della sua città
Tra poco più di un mese avrà inizio
il congresso del PD e Matteo ha buone probabiltià di vittoria
confronto agli altri candidati. I suoi sostenitori sono tantissimi,
sia tra i cittadini comuni, sia tra quelli famosi. Matteo Renzi è
sempre più popolare perchè guarda il mondo a 360 gradi, come dice
sempre: bisogna andare a prendere i voti del centrodestra. Molte
figure di destra, o liberali come li si vuole chiamare, si sono
espresse a favore di Renzi premier, vedi Briatore. Fa discutere anche
il modo che ha di promuovere la sua immagine. Copertina di “Chi”
condivisa con Fonzie, apparizioni in tv in programmi poco politici:
non sono mosse che ci si aspetta da un personaggio di sinistra, cosi
come sono dicutibili le apparizioni in tv a dire che gli inceneritori
non sono la causa dell'aumento del cancro nelle zone limitrofe a
essi, e le disposizioni che negli ultimi tempi hanno regolarizzato le
slot machine per bambini a Firenze, per poi fare marcia indietro
davanti alle proteste dei cittadini che lo accusavano di impiantare
il virus del gioco d'azzardo agli stessi. Matteo intanto sta
sorridendo al “pubblico di Amici” e fa la figura del bravo
politico sostendo di dover combattere contro le ditte di gioco
d'azzardo che vengono sempre aiutate dallo stato.
Renzi sembra essere la risposta a
tutte quelle volte che nei bar, e nelle strade, si è sentita la
frase: alla sinistra serve uno come Berlusconi, altrimenti non
vincerà mai. Probabilmente è vero, la sinistra Ha bisogno di un
uomo con un grande carisma, ma siamo sicuri che questo carisma sia
tutta farina del suo sacco? Al suo fianco ci sono molti personaggi
che si potrebbero definire ambigui. Davide Setti: economista mondiale
che ha apeto le porte a Renzi verso i grandi dell'economia, lavora
con gli hedge found, uno strumento economico che lui stesso a
minimizzato durante la puntata di in Mezz'ora con la giornalista
Lucia Annunziata, dichiarando che questi strumenti non possono essere
causa di crisi fininziarie (cosa non vera). La seconda ondata di
crisi che ha fatto tremare l'Argentina è dovuta all'obbligo di
rimborso degli hedge found non ripagati alla JP Morgan, prima della
crisi finanziaria che ha sconvolto il paese Sud Americano. Le azioni
finanziarie della JP Morgan hanno una pessima fama mondiale. Giorgio
Gori: ex direttore di rete 5, altro personaggio vicino a
Renzi, suo
responsabile d'immagine fino alle scorse primarie. Ha lavorato per
anni per Belrusconi, soprattutto durante il primo lancio di Forza
Italia. Si dice che negli ultimi tempi, dopo che Giorgo Gori ha
lasciato Fininvest, non fosse più ben voluto a casa Berlusconi, ma
la sua scesa in campo al fianco di Renzi lascia comunque dei dubbi
sul suo passato, però lascia largo spazio all'imaggine quando si
accomuna Renzi a Berlusconi.
Renzi, come tutti i politici che si
candidano per un elezione, va a caccia di voti. Matteo dimostra il
suo grande carisma dichiarando allargare il pubblico della sinistra.
Lui vuole anche i votanti del centro-destra. Coraggioso e un po'
arrogante. Berlusconi chiedeva agli elettori di centro-destra e
destra di votare uniti, solo per il suo partito, per raggiungere il
famigerato 51% di preferenze e , a suo dire, poter governare senza le
mani legate. Renzi cerca il 75% delle preferenze, il suo carisma fa
un baffo a quello del Cavaliere. È un bene o un male? Se vincesse le
primarie, poi le prossime elezioni politiche, starà a lui
dimostrarcelo.
I giorni scorrono e l'8 Dicembre si
avvicina. Matteo Renzi è lanciato a tutta velocità verso il
Congresso del PD. Quando parla nei comizi ha l'abilità d'incantare
la platea, gli applausi sono fragorosi e molta gente crede in lu, ma
i contenuti dei suoi discorsi scarseggiano di spessore politico e
sono pieni di merletti. Per adesso stiamo a vedere, se, questa
volta, alle primarie uscirà lui vincitore il PD avrà sicuramente la
possibilità di provare strade nuove, e per vedere se farà bene o no
all'Italia sarà solo una questione di tempo. Troppe cose belle e
troppe cose brutte si dicono su Renzi, io mi limito a: Chi voterà,
vedrà.